OMS, PARMIGIANO E SALE: COME STANNO VERAMENTE LE COSE
OMS, PARMIGIANO E SALE: COME STANNO VERAMENTE LE COSE
OMS, PARMIGIANO E SALE: COME STANNO VERAMENTE LE COSE
Guerra al Parmigiano Reggiano, anzi no: è buono e fa bene. Negli ultimi giorni si sono sprecati i titoli sensazionalistici dei giornali in merito a presunte dichiarazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità e dell’Onu contro Parmigiano e Prosciutto di Parma (ma anche olio d’oliva, pizza e altri prodotti-simbolo del Made in Italy), considerati dannosi alla stregua di alcol e fumo di sigaretta al punto tale da richiedere l’applicazione di specifiche etichette e di una tassazione speciale. Una fake news? Chissà. Fatto sta che l’OMS ha seccamente smentito la notizia, specificando di aver semplicemente stilato un elenco raccomandazioni per quanto riguarda i comportamenti alimentari considerati “poco salutari”.
Per il Consorzio del Parmigiano Reggiano risulta evidente che l’Oms non ha messo sotto accusa le eccellenze italiane, né tantomeno il Parmigiano Reggiano, noto per essere sano e naturale. Tuttavia, coglie l’occasione per specificare che non ha alcun senso verificare esclusivamente quanti grammi di sale o di grassi saturi ci sono in un determinato prodotto: piuttosto, appare più utile parlare di corretta educazione alimentare attraverso una dieta equilibrata e bilanciata, quindi considerando anche le quantità. Il Parmigiano Reggiano, ad esempio, ha un contenuto di sale dichiarato di 1,6grammi/100grammi: considerato una porzione da 30g (circa due “scaglie” di formaggio, la quantità che normalmente si assume per un aperitivo), l’assunzione di sale è di 0,48 grammi, che corrisponde all’8% del sale che si può assumere in un giorno.
«Sale che possiamo considerare “buono” a tutti gli effetti»
dichiara l’imprenditore Francesco Iannone, titolare dell’azienda Mondial Sali srl di Luzzara, in provincia di Reggio Emilia. L’azienda, radicata da anni nel territorio, commercializza all’ingrosso sale in pastiglie per l’industria alimentare ed in particolare per i caseifici che fanno parte del Consorzio del Parmigiano Reggiano. «La nostra azienda è in possesso di tutte le più alte certificazioni europee che garantiscono la totale tracciabilità del prodotto: ogni lotto è infatti accompagnato dalla relativa scheda di conformità – spiega Iannone. – Non solo: Mondial Sali garantisce che tutti i materiali utilizzati nel processo produttivo e gli imballaggi a diretto contatto con il sale sono conformi alle norme Haccp. Il prodotto finale non contiene allergeni, non contiene OGM ed il processo di fabbricazione esclude l’utilizzo di qualunque additivo. Ecco perchè parliamo di sale “buono”: e non potrebbe essere altrimenti, visto che è destinato alla produzione di una dei prodotti d’eccellenza del nostro Made in Italy».
«Questa vicenda si chiude con una nota positiva, vale a dire la continua crescita dell’attenzione mondiale nei confronti della sicurezza alimentare e della corretta e sana alimentazione – conclude Iannone. – Questo può voler dire solo una cosa: ricerca e sforzo costante tesi alla qualità del prodotto finale. Quella ricerca e quello sforzo quotidiano che contraddistinguono da sempre anche l’attività di Mondial Sali».